2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

--------------------------------------------------------------
sede legale: via G. Mazzini, 10- 71010 Lesina (FG)cattolicieliberali@alice.it

mercoledì 17 giugno 2009

Referendum 21-22 giugno 2009: Ecco perchè siamo per L'ASTENSIONE

di Leonardo Mandunzio

Preliminarmente ci tengo a precisare che, a differenza delle elezioni per il rinnovo dei due rami del Parlamento e dei Consigli Regionali, Provinciali e Comunali, nel caso di referendum abrogativo, non sussiste un dovere civico di votare: anzi, la libera scelta di votare o di non votare è un ingrediente essenziale del congegno referendario.
Questa differenza sta nel fatto che i referendum sono legati al raggiungimento del quorum (50%+1).
Pertanto chi si astiene dal voto compie un preciso atto civico e non si disinteressa come chi non va a votare per il rinnovo delle assemblee istituzionali.
Detto questo enuncio i motivi che ci portano a NON ANDARE A VOTARE:

- i 3 quesiti trattano la legge elettorale, materia difficile e tecnica che non può essere liquidata con un SI o con un NO;

-Per cio che concerne i "Quesiti 1 e 2"......se vincessero i SI, il premio di maggioranza non verrebbe più assegnato alla coalizione che ha vinto le elezioni, ma al partito che ha ottenuto la maggioranza relativa. In pratica si potrebbe verificare il risultato assurdo per cui se il partito più votato ottenesse solo il 20% dei voti sarebbe automaticamente portato sopra il 50%!!! violando il principio di eguaglianza del voto.

-Per quanto attiene al "Quesito 3"... Non vi fate ingannare!!!!
infatti se vincessero i SI, non cambierebbe l'aspetto controverso dell'attuale legge elettorale che è quello delle liste bloccate, cioè di elenchi di candidati imposti dalle segreterie di partito. In quanto all'elettore sarebbe sempre preclusa la possibilità di esprimere la preferenza.
Per ripristinare le preferenze occorrerebbe approvare una legge ad hoc.

P.S: i Referendum, di cui solo Fini e Franceschini sono i sostenitori, costeranno all'Erario ben 22.500.000,00 di Euro. Erano proprio necessari?

Nessun commento: