2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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giovedì 4 giugno 2009

Elezioni Europee 6/7 giugno 2009: difendere la libertà, sostenere la responsabilità

"Le Elezioni sono un' azione educativa, esse rappresentano una circostanza che non va subita ma va vissuta".
don Carron

Pubblichiamo qui di seguito il volantino della CDO (Compagnia delle Opere) perchè possa essere per noi tutti un punto su cui riflettere prima delle Elezioni Europee 2009.

In Europa non è in gioco solo la definizione di qualche regola di mercato per superare la crisi economica, ma la possibilità stessa di un’esperienza umana fatta di libertà e di creatività personale e comune. L’80% delle leggi italiane è l’attuazione di norme decise dall’Unione Europea, che sono sempre più caratterizzate dal rischio di regolamentare la vita dei cittadini limitando l’espressività della persona e dei corpi sociali.
L’Europa potrà affermarsi solo riconoscendo la persona nella sua unicità irripetibile e nella sua libertà, capace di generare creatività e carità, fiducia e lavoro.
Seguendo il principio di sussidiarietà l’Unione Europea deve sostenere le condizioni necessarie perché la gente possa esprimere il suo desiderio di verità, di giustizia e di bellezza, valorizzando le proprie tradizioni storiche, religiose e culturali. Più i cittadini contribuiscono a rendere la realtà sociale una dimora umana, più l’Europa diventerà uno spazio di libertà creativa, capace di instaurare un dialogo fecondo di pace e di sviluppo con tutti gli altri popoli.
La tendenza ad una progressiva limitazione della libertà colpisce anche una delle realtà che con la sua presenza è fattore di speranza per tanti: la Chiesa. Perciò, difendere in Europa la libertas Ecclesiae è difendere la libertà e il futuro per tutti.
L’educazione è una priorità fondamentale e chiede quindi maggiore impegno a incrementare gli investimenti per la crescita dei giovani, nella certezza che da essi dipende il futuro della società.
La tutela della vita dall’inizio alla sua fine naturale e la difesa della famiglia tradizionale sono principi non negoziabili.
Poche ma efficaci regole per garantire un mercato che non diventi preda di speculazioni finanziarie, una collaborazione internazionale che non cada nella trappola del protezionismo, un sistema bancario che abbia come compito il sostegno alle famiglie e alle imprese: le istituzioni politiche europee sono chiamate a favorire questi obiettivi per una ripresa dell’economia secondo
il principio di sussidiarietà.
Di fronte alle sfide drammatiche della vita, migliaia di persone testimoniano ogni giorno attraverso il loro impegno, le loro sofferenze e il loro lavoro, una speranza che consente di affrontare grandi difficoltà senza mortificare il desiderio di felicità. Il relativismo (per cui tutto è uguale) e il nichilismo (per cui nulla vale) vanificano, invece, la responsabilità di fronte al destino dell’uomo, rendendo grigia la nostra società.
Per questo sosteniamo chi in Europa mette la politica al servizio di persone libere, responsabili e solidali, in particolare chi in questi anni ha testimoniato una diversità in atto dentro il Parlamento Europeo, avendo come punto di forza non la difesa teorica di “valori”, ma l’attenzione alle persone nella concretezza della loro umanità e delle loro opere.
Compagnia delle Opere

Noi Cattolici & Liberali di Lesina, il 6 e 7 giugno, invitiamo la cittadinanza a votare il Popolo della Libertà, esprimendo le seguenti tre preferenze: Berlusconi-Matera-Baldassarre. Questo, perché una volta eletti parlamentari, possano a loro volta eleggere il Presidente del Parlamento Europeo, nella persona del professor Mario Mauro (nato a San Giovanni Rotondo), esponente del movimento cattolico CL (Comunione e Liberazione), politico tra le fila del PDL, il quale tra i suoi innumerevoli meriti accademici e professionali, annovera il fatto di battersi da anni per la difesa delle Radici Cristiane dell’Europa. Tema fondamentale non solo per noi Cristiani ma per tutti coloro ai quali sta a cuore la Libertà!




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