2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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giovedì 28 maggio 2009

Dove è finito il PDL??

Il titolo di cui sopra parla chiaro. Il 6 e 7 giugno nel nostro paese siamo chiamati alle urne per il rinnovo dell’ Amministrazione Comunale e per esprimere la nostra preferenza per le Elezioni Europee. Per le strade del paese ci sono una marea di bigliettini e volantini riconduenti il simbolo del Popolo della Libertà, il partito che fa capo a Berlusconi, l’ attuale Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo, però, non deve trarre in inganno perché nella competizione elettorale per l’ elezione del nuovo Sindaco di Lesina ci sono tre liste civiche e nessuna fa riferimento a qualche partito di caratura nazionale. Il centro-destra, che per l’occasione lo definiamo tale solo perché la maggior parte dei candidati hanno militato in partiti di tale fazione politica, si presenta con la lista Gaetano Matarante il cui simbolo “Forza Lesina” richiama il vecchio partito di Forza Italia, e con la lista Giovanni Schiavone il cui simbolo “il Popolo di Lesina” si rifà a quello del Popolo della Libertà. La terza lista, quella capeggiata da alcuni massimi esponenti del centro-sinistra di Lesina, è formata anch’essa da diversi esponenti del centro-destra, che per l’ avvenimento hanno deciso di dare il proprio apporto elettorale al candidato Sindaco Pasquale Tucci. Come si può capire da quanto sopra enunciato, la realtà politica del nostro paese tende sempre più verso il centro-destra, sono rimasti davvero in pochi, infatti, i candidati consiglieri che hanno antefatti politici in liste di centro-sinistra. Nonostante ciò, però, il nostro paese, ripeto, sempre più incline al centro-destra, non presenta alcuna lista ufficialmente di centro-destra in questa tornata elettorale in modo da dare un’ ispirazione ideologica alla scelta di voto locale. Se trasliamo il discorso sul piano del suffragio per la costituzione del prossimo Parlamento Europeo, constatiamo l’ impegno elettorale di quasi tutti gli esaminandi per un candidato del Pdl, compresi gran parte di quelli che formano la Lista Civica Lesinese. Quest’ ultima, infatti, è formata da militanti di Alleanza Nazionale, ex pluricandidati sindaci ed ex assessori di Forza Italia che oggi chiedono fiducia ai propri elettori rivendicando la possibilità di conseguire la segreteria del Pdl in seguito alle Elezioni e che per questo fanno campagna elettorale per il candidato Pdl Salvatore Tatarella il quale, però, trae beneficio anche dall’ appoggio elettorale di alcuni esponenti della lista Schiavone. Silvestris e Patriciello gli altri candidati Pdl consigliati rispettivamente dalla lista Schiavone e Matarante. La corsa al Pdl è aperta! Sulla questione ci preme una riflessione! Nel momento in cui ci si contratta per avere un posto in lista come candidato Sindaco o Consigliere non si bada al partito di cui si è parte, né ha alcun peso il parere del proprio gruppo politico locale. Successivamente però succede che ognuno abbia un referente di partito a livello provinciale o regionale alle spalle, per cui si presenterà ad alcuni elettori come candidato Pdl o altro e ad altri elettori come semplice componente di una lista civica per Lesina senza colore partitico. E’ chiaro, nel momento in cui si profila la possibilità di avere un posto da candidato si ragiona esclusivamente secondo il proprio interesse e successivamente si pensa alla strategia da usare, sia essa ideologica o locale, per spiegare la propria decisione e persuadere il proprio elettorato. E' forse questo il motivo per il quale queste Elezioni Comunali non vedono la presenza di una lista targata Pdl? Il nostro intento dinanzi a tale confusione ideologica e, permetteteci, superficialità degli esponenti politici locali, è quello di invitare coloro che strumentalizzano la loro appartenenza al Pdl a condurre i propri comizi elettorali in presenza di figure rappresentative del partito in modo da dare maggiore concretezza e credibilità alla propria azione politica e sottovalutare di meno l’ intelligenza dell’elettorato lesinese. Ci corre l'obbligo, inoltre , di invitare la cittadinanza ad informarsi maggiormente e costantemente sull' operato dei nostri politici in modo da avere a disposizione un quadro politico più chiaro in base al quale decidere la propria scelta di voto in maniera congrua al comportamento tenuto da ognuno dei protagonisti di questo palcoscenico elettorale.

di Antonio Giuseppe Colella

1 commento:

Anonimo ha detto...

dov'e' finito?..da nessuna parte, non e' mai stato da nessuna parte.Chi puo' rivendicare il simbolo? tutti...cosi' e' stato e cosi' e' sparito da lesina il simbolo del pdl. Figuratevi se in campagna elettorale per le europee,ci si poteva aspettare una decisione che scontetasse una delle parti.Tutti sanno chi ha rappresentato, con i numeri alla mano, il pdl a lesina, ma ora la patata era troppo bollente. Cosi' facendo, tutti i candidati alle europee avrebbero preso i loro voti dai singoli partiti, senza malcontenti o musi lunghi, ma vedrede tempo un paio di mesi, ed il simbolo sara' al suo posto ben visibile e tutti i cittadini, che come pecore sono state riportate all'ovile.Cosa dire, siete ben sicuri che a lesina importi a qualcuno chi ha o cos'e' il simbolo? adesso siamo troppo presi dagli sfotto', e dalla voglia di vendetta e la politica, come sempre, viene messa da parte.Chi oggi oserebbe dire a lesina che e' fascista o comunista, chi di sinistra e chi di destra, chi di centro e cattolico o ateo....nessuno, adesso non possono parlare, devono stare zitti e sottomettersi l'uno con l' altro, senza mostrasi e mostrare i propio ideali contrastanti con l' ''amico'',''compagno''o ''camerata'' candidato nella stessa lista.. la gente non puo' e non deve capire di che pasta sono fatti, ''dobbiamo ammagliarli con promesse e incantesimi politici, dobbiamo sistemare i figli e sistemare le pensioni''..pensate che a qualcuno importi cos'e' o dov'e' il simbolo? Per il momento siamo in pochi a dire e fare sul simbolo...Comunque alla fine siamo consapevoli tutti che il simbolo e sul simbolo si e' solo giocotato sporco per riaccendere speranze di qualche cnaditato che aveva perso consensi..dico questo perche' il simbolo e' stato e sara' sempre di chi a lesina gli ha dato consensi in questi anni, perche' oggi purtroppo in politica, non contano programmi ,capacita' dei candidati o ideologie, ma i numeri..quelli decidono tutto.