2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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giovedì 22 gennaio 2009

PERCHE'??

Nel marzo 2006 venivano avviati i lavori di "Restauro e miglioramento antisismico della Chiesa SS. Annunziata di Lesina". La consegna dei lavori doveva essere effettuata nel marzo 2007 (stando alle previsioni delle parti interessate). E' bene ricordare che la Chiesa madre è di proprietà della Curia Vescovile di San Severo, invece il Campanile è di proprietà del Comune di Lesina. Mentre i lavori inerenti il campanile venivano ultimati nel 2008, quelli concernenti la Chiesa proseguivano a singhiozzo, infatti a periodi di lavoro si alternavano lunghi tempi di inattività. Resta il fatto che a tutt'oggi, gennaio 2009, la Chiesa è ormai un cantiere completamente abbandonato (come da allegati fotografici). Alla luce di quanto enunciato è più che ragionevole porsi i seguenti interrogativi: "Quando ci verrà restituita la nostra amata Chiesa?", "Fino a quando saremo costretti a fare i turni (8.00 - 9.30 - 11.00 - 17.30 - 19.00) per assistere alla Santa Messa?" . Infatti, a decorrere da marzo 2006, i fedeli (una volta tra i più numerosi dell' intera Diocesi) si adattano con notevole disagio nella chiesetta di San Primiano con annessa sagrestia, questo ovviamente per i più puntuali. Per i ritardatari, invece, non resta che accomodarsi fuori o rinunciare del tutto alla partecipazione della Santa Messa. Orbene, individuare le responsabilità per la mancata consegna della Cattedrale nel termine previsto è un'impresa ardua, in quanto, tra Curia Vescovile e i molteplici tecnici impegnati vi è un continuo scaricabarile! Resta soltanto l'amara constatazione che:
a) l'intera popolazione (presente in massa nelle funzioni di Natale, Pasqua e San Primiano) si vede privata del diritto di partecipare ai riti religiosi;
b) questo stato di disagio ha provocato il progressivo allontanamneto dei fedeli.
In tutta questa vicenda la nostra azione è volta a:
- DENUNCIARE il silenzio delle autorità preposte di fronte ad una situazione di degrado e abbandono come questa;
- INVITARE gli organi competenti (Curia Vescovile, Committente e Direzione dei Lavori) a fornire spiegazioni ufficiali che possano giustificare tale ritardo;
- SOLLECITARE la ripresa dei lavori di ultimazione dei lavori della Chiesa Madre.
Leonardo Mandunzio
Antonio Colella

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