2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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giovedì 8 gennaio 2009

E se i Cristiani lo avessero fatto davanti ad una moschea...?


7 gennaio 2009-Dopo aver bruciato lungo il corteo le bandiere israeliane, non paghi delle loro bravate, migliaia di musulmani con il capo chino, sistemati in ordine rigorosamente geometrico, hanno pregato in ginocchio davanti al Duomo di Milano!
A celebrare il rito dissacratorio, provocatorio e preventivamente organizzato, non sono stati insoliti ignoti, ma i soliti noti. C’era l’imam del centro islamico di viale Jenner, Abu Imad, c’erano i capi dell’Ucoii, l’organizzazione islamica che professa abbastanza palesemente il disprezzo della religione cattolica, il dileggio del crocefisso che incoraggia gli imam fai-da-te, la segregazione delle donne, la poligamia.
Eppure, l’aver occupato il sagrato del Duomo (atto di dileggio verso il Cristianesimo e verso i principi civili di convivenza garantiti dalla Costituzione), dopo aver bruciato l’effige di uno Stato estero (lo Stato d’Israele), non è bastato a scalfire il solito buonismo italiano intriso di indifferenza e superficialità nei confronti di chi vuole, ormai spudoratamente “colonizzare culturalmente” il nostro Paese.
Roba da non crederci: nessuna parola di condanna si è levata da parte delle Autorità civili ed ecclesiastiche del capoluogo lombardo.
Questo atteggiamento vile, non aiuta di certo la Pace in quanto lor signori dovrebbero sapere che ogni volta che di fronte agli integralisti e agli antisemiti si ostenta indifferenza e si tace, si sferra un colpo duro ai governi arabi moderati e ai tanti cittadini musulmani immigrati nel nostro Paese che aspirano veramente alla pace, alla convivenza e all’integrazione.
NOI DENUNCIAMO QUESTO COLPEVOLE SILENZIO!

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