2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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lunedì 23 novembre 2009

Terra di passaggio



di Leonardo Mandunzio

Dopo la scomparsa del compianto don Domenico Lombardi, avvenuta in una triste “pasquetta” del 1991...
NIENTE E' STATO PIU' COME PRIMA tanto che Lesina, da primo paese della Diocesi per attivismo cattolico si affievolito con il passare degli anni.
Quali le cause?
Se consideriamo che per decreto vescovile, la nomina a Parroco dura 9 anni, a Lesina, dal 1991 ad oggi (18 anni), avrebbero dovuto alternarsi solo due sacerdoti svolgenti tali funzioni.
Invece, seppur con funzioni diverse (Parroco, Amministratore parrocchiale e Vice Parroco) si sono avvicendati, compresi gli attuali, ben 21 sacerdoti:
don Amedeo Cristino (3 volte), don Matteo De Meo (3 volte), don Andrea Shamwana Wa Ilunga (2 volte), don Leonardo di Janni (2 volte), don Franco Manzari, don Antonio Soccio, don Dino d’Aloia, don Michele Rendina, don Luigi Palladino, don Girolamo Capita, don Mimmo Niro, don Peppino d’Anello, don Luigi Valente.
Occorre precisare che per lunghi periodi la nostra parrocchia è stata senza vice-parroco e che quindi il disagio è stato ulteriore.
Tutto questo sfacelo solo a Lesina, mentre in altre citta della Diocesi ci sono sacerdoti che svolgono la loro attività pastorale indisturbati da svariati decenni!
Perché questa disparità di trattamento?
-semplice, in qualsiasi campo: pubblico, o ecclesiastico che sia, il ns peso “politico” è ZERO.
I casi sono due:
O chi è investito di una responsabilità pubblica o ecclesiastica dorme, oppure pensa solo a lucrare per sé dimenticandosi dei bisogni e del prestigio dell’intera comunità.
Così facendo Lesina è diventata una terra di passaggio, in cui nessuno più vuole viverci.
Oltre al lavoro, mancano opere di primaria importanza:
Chiesa, Campo Sportivo, strade da asfaltare..
Senza pensare alle pecore che pascolano all'interno del centro abitato (nei pressi di via Tasso, angolo via Oberdan), al centro storico ridotto ad ostello per immigrati clandestini...
Altro che legalità di cui ci si riempie a sproposito la bocca!
-cominciamo a sanzionare i lesinesi che affittano le case agli extracomunitari irregolari, costringendoli a vivere in 10 in un metro quadrato!
-cominciamo a sequestrare le auto di coloro che vanno a 200Km/h sullo stradone che porta allo Stadio!
-cominciamo a mettere i sigilli alle costruzioni abusive che incombono sul demanio
-cominciamo insomma far rispettare le regole.
Gli strumenti ci sono essendo conferiti dalla LEGGE 24 LUGLIO 2008, N. 125 che attribuisce notevoli poteri al Sindaco in tema di sicurezza pubblica
In conclusione, non occorrono sforzi sovraumani per ridare dignità e bellezza ad una comunità abbandonata e disillusa.
Basterebbe ritornare all'antico, tempi in cui il Curato, il Sindaco ed il Maresciallo cooperavano insieme per il benessere della intera collettività!
Ps: Nella foto è ritratta Lesina, così come sarà tra 50 anni!!!!!

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