Cari Amici,
vi segnalo un libro interessantissimo, poco conosciuto e volutamente ignorato da molti editori catto-comunisti, pardon, di sinistra!
Recensione
Un’impressionante sequela di abbagli e malintesi ha allontanato i cattolici dalla loro naturale posizione politica e la destra dalla sua naturale radice cattolica. Di conseguenza la recente storia italiana narra le disavventure di due partiti tormentati dall’aspirazione a diventare il proprio contrario: la DC di Jacques Maritain e il MSI di Julius Evola.
Il cattolicesimo politico inteso alla paradossale imitazione dell’avversario laico e progressista e il movimento postfascista rovesciato nell’avversione alle proprie radici spirituali.
Rosy Bindi e Gianfranco Fini sono i perfetti interpreti di due scelte antipatiche, che – alla fine – si ritrovano nella reciproca simpatia per l’assenza di un vero disegno politico.
Nel presente saggio, Piero Vassallo tenta di risalire ai pensieri che hanno trascinato democristiani e postfascisti nella commedia degli scambi insensati. E nella ricerca fa intravedere i pregiudizi da abbattere per aprire la strada di una destra finalmente affrancata dall’incuboso desiderio di diventare altro.
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