2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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mercoledì 21 ottobre 2009

Essere cristiano oggi!!

Lunedì 19 ottobre dalle ore 18.30 alle 20.00 presso l' Istituto Superiore di Scienze Religiose "Beata Vergine del Soccorso" di San Severo si è tenuto un seminario di studio su alcuni temi tra i quali: "Cristianesimo, Laicità, Laicismo e altre culture: un dialogo possibile?" con il relatore Prof. Matteo De Meo. Una nostra rappresentanza ha preso parte al seminario, perciò vi pubblichiamo un estratto della relazione.
"E' impensabile ed inaccettabile lo stare a guardare del cristiano di fronte alla mentalità di laico che si sta diffondendo nei nostri giorni. E' insufficiente per lo studioso di Scienze Religiose stare per ore con la testa sui libri di teologia mentre si afferma in maniera sempre più cospicua questa mentalità la quale anche l' editoria contribuisce facendola passare a tutti i costi, vedi libro di Umberto Veronesi "Essere laico". Di fronte a tale circostanza il cristiano ha l'onere di non nascondersi dietro alla giustificazione: "vabbè si tratta di un laico, o è una persona atea.....", ma deve lasciarsi provocare da tale avvenimento e capire cosa c'è da fare di fronte a tale situazione. Tali affermazioni, molte delle quali contenute nel libro di Veronesi, e tante altre che oggi cercano in tutti i modi di creare un Cristianesimo che si adatti alle esigenze dell'uomo, creano cultura, mentalità, un'ottica diversa con la quale la madre guarderà ed educherà i figli nel futuro e che questi cresceranno formando generazioni sempre più al di sopra della religione e non al suo servizio."
Il messaggio che vogliamo lanciare ai credenti cristiani è proprio quello di non essere apologetici, non possiamo più ricoprire escusivamente un ruolo di difesa dinanzi a questa quotidianità, bensì dobbiamo assumere un atteggiamento di affronto del problema assumendoci le nostre responsabilità di cristiani e affermando in tutte le maniere la Verità che non è sicuramente quella che si intende far passare dai laici come l'autore del testo sù citato, ma è contenuta nel testo che Cristo ci ha tramandato, la Bibbia.
Antonio Giuseppe Colella

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