2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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lunedì 22 settembre 2008

Rassegna stampa


3 commenti:

Nicola Nista ha detto...

I motivi proposti evidenziano il vostro modo di imporre la visione cattolica al mondo senza possibilità di scelta per nessuno. Il no all'aborto come si evince dal punto 1 e 2 è una vera e propria rinnegazione della scienza e delle libertà personali del singolo cittadino (libertà riconosciute da tutte le costituzioni democratiche), ennesima rinnegazioni delle libertà individuali si evincono ai punti 4 e 5. Il punto 8 mi suona un pò come la scoperta dell'acqua calda anche se è sempre bene specificarlo dato che non prendete distanze dalla Chiesa di Roma che negli anni dei totalitarismi europei ha permesso che succedessero i crimini che sono successi e non ultimo il dramma del Darfur. Poi spiegatemi bene, come si può essere laici e al tempo stesso riconoscere le radici cristiane? Poi nel punto 9a mi sembra che siate un pò fuori coi tempi. "Amor di patria"? avete mai sentito parlare di Comunità Europea? dell'uomo cittadino del mondo? di "Amor di patria" ne poteva parlare
Massimo D'Azeglio all'indomnai dell'unificazione dell'Italia nel 1860, ma oggi, questo concetto non credo regga molto. Poi l'insegnamento della storia italiana, la scoperta delle radici storiche e dei personaggi che hanno fatto la storia della nostra nazione, lasciatela agli insegnanti che adempiono ogni giorno al loro dovere. Un partito che vuole dare lezioni di storia, con la sua bella storia alle spalle, mi sembra un atto di presunzione nonchè un tirarsi la zappa sui piedi, dato che state cercando di raccogliere proseliti, ma con questi punti, credo che difficilmente vi riuscirà!!!

c.c. Cattolici e Liberali ha detto...

Preliminarmente, ti ringrazio per l'intervento educato e civile.
Cercherò di chiarire alcune questioni emerse dal tuo commento:
-Lungi da noi,il voler imporre la visione cattolica a qualcuno. Le imposizioni come cultura non ci appartengono poichè sono pratiche illiberali. Semplicemente, con la nascita di questo comitato,abbiamo assunto una posizione chiara e forte e l'abbiamo resa pubblica nel rispetto dell'art. 15 della Costituzione italiana.
-Noi siamo per il Diritto alla vita (dal concepimento fino al compimento del termine naturale),pertanto contrari all'aborto, perchè tale pratica, è una forma, seppur edulcorata, di omicidio,e nessuno può arrogarsi il diritto, tantomeno in nome della scienza, di togliere la vita ad un essere umano, per lo più inerme e indifeso!
-Siamo contrari ad ogni forma di totalitarismo, perchè i regimi fascisti e comunisti sono liberticidi. La Chiesa di Roma ha sempre osteggiato i regimi.Due esempi su tutti:
1)In Italia, ai tempi del II conflitto mondiale, la Chiesa ha offerto riparo agli Ebrei perseguitati, pagando con la vita dei propri sacerdoti l'aiuto offerto!
2) Nel corso della rivoluzione d'Ungheria, dalla Chiesa è nata l'opposizione al regime comunista sovietico.
-il cattolicesimo liberale non l'abbiamo inventato noi. C'è tutto un filone culturale che inizia da Rosmini e Tocqueville per poi abbracciare personalità come Manzoni, Sturzo,De Gasperi ed Einaudi oltre a personalità d'oltralpe come Bastiat.
-Non c'è contrasto tra Fede e Ragione ne tantomeno tra Cristianesimo e liberalismo.Si può essere laici e al contempo cattolici perchè la "sana laicità" permette alla Fede di esprimersi, anzi, ha bisogno proprio dei suoi Valori per cementare lo Stato di Diritto. Questo principio non l'ha affermato un teologo, ma un filosofo ateo di nome J. Habermas.
Purtroppo spesso si fa confusione tra laicità e laicismo zapateriano, concetti chiaramenti antitetici.
-Per Amor di Patria, intendiamo qualcosa di attuale. Quello per intenderci,che affermava il Presidente Ciampi:fedeltà alla Costituzione ed ai simboli della Repubblica. Niente a che vedere con la retorica risorgimentale!
Inoltre, questo concetto non è in contrasto con l'Unione Europea, dato che l'Europa dovrebbe essere un insieme di Patrie che cooperano per il bene comune.
-Non abbiamo nessuna intenzione di insegnare la Storia o l'Educazione civica.Però,nel nostro piccolo vogliamo promuovere atteggiamenti rispettosi verso la convivenza civile ed il patrimonio pubblico.
In sintesi come facciamo a parlare di programmi o di economia a Lesina, se nel 2008 c'è chi ancora riversa nel lago la salsa e rifiuti varii ...? Risulta evidente che dobbiamo prima correggere questi atteggiamenti incivili.
-Infine, il nostro obiettivo non è quello di fare proseliti, ma di essere un punto di riferimento per chi si riconosce nei nostri valori di Libertà, di rispetto delle Istituzioni e di fedeltà alla Chiesa Cattolica.
Pertanto, forti della nostra identità,siamo sempre pronti ad un confronto civile e democratico con chiunque lo ritenesse opportuno.
Grazie ancora, Leonardo

Nicola Nista ha detto...

Non mi trovi d'accordo sul punto riguardante l'aborto, perchè credo che ognuno debba essere libero di fare le proprie scelte, ancor più quando queste sono legittimate dalla costituzione e da un referendum. Naturalemente l'argomento è vastissimo e parlarne su un blog sarebbe davvero riduttivo, ciononostante aspetto il posto ed il momento giusto per un confronto su questo ed altri temi. Ti ringrazio per le risposte, a presto. Nicola