2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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sede legale: via G. Mazzini, 10- 71010 Lesina (FG)cattolicieliberali@alice.it

mercoledì 7 aprile 2010

Pedofilia: lettera di M. Pera al Corriere della Sera


mercoledì 24 marzo 2010
Marcello Pera ancora una volta ha colto nel segno. Dietro alle denunce e alla condanna per il crimine della pedofilia, non c'è il desiderio di bene, non c'è la volontà di isolare le mele marce e chi le ha protette, non c’è nemmeno il desiderio di prendersela con il Papa, in realtà, c’è il disegno subdolo, ma ben preciso, di minare la Chiesa, in quanto paladina di quei valori non negoziabili che tanto sembrano invisi a chi ha come unico dio il libertarismo.
Caro Direttore,
La questione dei sacerdoti pedofili o omosessuali scoppiata da ultimo in Germania ha come bersaglio il Papa. Si commetterebbe però un grave errore se si pensasse che il colpo non andrà a segno data l'enormità temeraria dell'impresa. E si commetterebbe un errore ancora più grave se si ritenesse che la questione finalmente si chiuderà presto come tante simili.
Non è così. È in corso una guerra. Non propriamente contro la persona del Papa, perché, su questo terreno, essa è impossibile.
Benedetto XVI è reso inespugnabile dalla sua immagine, la sua serenità, la sua limpidezza, fermezza e dottrina. Basta il suo sorriso mite per sbaragliare un esercito di avversari.
No, la guerra è fra il laicismo e il cristianesimo. I laicisti sanno bene che, se uno schizzo di fango arrivasse sulla tonaca bianca, verrebbe sporcata la Chiesa, e se fosse sporcata la Chiesa allora lo sarebbe anche la religione cristiana. Per questo i laicisti accompagnano la loro campagna con domande del tipo "chi porterà più i nostri figli in Chiesa?", oppure "chi manderà più i nostri ragazzi in una scuola cattolica?", oppure ancora "chi farà curare i nostri piccoli in un ospedale o una clinica cattolica?".
Qualche giorno fa una laicista si è lasciata sfuggire l'intenzione. Ha scritto: "l'entità della diffusione dell'abuso sessuale su bambini da parte di sacerdoti mina la stessa legittimazione della Chiesa cattolica come garante della educazione dei più piccoli". Non importa che questa sentenza sia senza prove, perché viene accuratamente nascosta "l'entità della diffusione": un per cento di sacerdoti pedofili? dieci per cento? tutti? Non importa neppure che la sentenza sia priva di logica: basterebbe sostituire "sacerdoti" con "maestri" o con "politici" o con "giornalisti" per "minare la legittimazione" della scuola pubblica, dei parlamenti o della stampa. Ciò che importa è l'insinuazione, anche a spese della grossolanità dell'argomento: i preti sono pedofili, dunque la Chiesa non ha autorità morale, dunque l'educazione cattolica è pericolosa, dunque il cristianesimo è un inganno e un pericolo. Questa guerra del laicismo contro il cristianesimo è campale. Si deve portare la memoria al nazismo e al comunismo per trovarne una simile. Cambiano i mezzi, ma il fine è lo stesso: oggi come ieri, ciò che si vuole è la distruzione della religione. Allora l'Europa pagò a questa furia distruttrice il prezzo della propria libertà. à incredibile che soprattutto la Germania, mentre si batte continuamente il petto per la memoria di quel prezzo che essa inflisse a tutta l'Europa, oggi, che è tornata democratica, se ne dimentichi e non capisca che la stessa democrazia sarebbe perduta se il cristianesimo venisse ancora cancellato.
La distruzione della religione comportò allora la distruzione della ragione. Oggi non comporterà il trionfo della ragion laica, ma un'altra barbarie.
Sul piano etico, è la barbarie di chi uccide un feto perché la sua vita nuocerebbe alla "salute psichica" della madre.
Di chi dice che un embrione è un "grumo di cellule" buono per esperimenti.

Di chi ammazza un vecchio perché non ha più una famiglia che se ne curi.

Di chi affretta la fine di un figlio perché non è più cosciente ed è incurabile.

Di chi pensa che "genitore A" e "genitore B" sia lo stesso che "padre" e "madre".

Di chi ritiene che la fede sia come il coccige, un organo che non partecipa più all'evoluzione perché l'uomo non ha più bisogno della coda e sta eretto da solo. E così via.

Oppure, per considerare il lato politico della guerra dei laicisti al cristianesimo, la barbarie sarà la distruzione dell'Europa. Perché, abbattuto il cristianesimo, resterà il multiculturalismo, che ritiene che ciascun gruppo ha diritto alla propria cultura. Il relativismo, che pensa che ogni cultura sia buona quanto qualunque altra. Il pacifismo che nega che il male esiste. Oppure resterà quell'europeismo retorico e irresponsabile che dice che l'Europa non deve avere una propria specifica identità, ma essere il contenitore di tutte le identità. Salvo poi ricredersi e andare nella cattedrale di Strasburgo a dire: "ora abbiamo bisogno dell'anima cristiana dell'Europa".
Questa guerra al cristianesimo non sarebbe così pericolosa se i cristiani la capissero. Invece, all'incomprensione partecipano molti di loro. Sono quei teologi frustrati dalla supremazia intellettuale di Benedetto XVI. Quei vescovi incerti che ritengono che venire a compromesso con la modernità sia il modo migliore per aggiornare il messaggio cristiano. Quei cardinali in crisi di fede che cominciano a insinuare che il celibato dei sacerdoti non è un dogma e che forse sarebbe meglio ripensarlo. Quegli intellettuali cattolici felpati che pensano che esista una questione femminile dentro la Chiesa e un non risolto problema fra cristianesimo e sessualità. Quelle conferenze episcopali che sbagliano l'ordine del giorno e, mentre auspicano la politica delle frontiere aperte a tutti, non hanno il coraggio di denunciare le aggressioni che i cristiani subiscono e l'umiliazione che sono costretti a provare dall'essere tutti, indiscriminatamente, portati sul banco degli imputati.
Oppure quei cancellieri venuti dall'Est che esibiscono un bel ministro degli esteri omosessuale mentre attaccano il Papa su ogni argomento etico, o quelli nati nell'Ovest, i quali pensano che l'Occidente deve essere laico, cioè anticristiano.
La guerra dei laicisti continuerà, se non altro perché un Papa come Benedetto XVI che sorride ma non arretra di un millimetro la alimenta. Ma se si capisce perché non si sposta, allora si prende la situazione in mano e non si aspetta il prossimo colpo. Chi si limita soltanto a solidarizzare con lui o è uno entrato nell'orto degli ulivi di notte e di nascosto oppure è uno che non ha capito perché ci sta.

venerdì 26 marzo 2010

Finalmente a casa/2


di Leonardo Mandunzio

Cari amici,
ieri 25 marzo, alle 18.00, in occasione della ricorrenza dell’Annunciazione del Signore, titolo a cui è dedicata la Chiesa Madre di Lesina, alla presenza del Vicario diocesano Mons. Mario Cota, del Parroco don Josè Cornelio Rivera e del vice Parroco don Salvatore Ricci, si è tenuta la tanto sospirata “apertura della cattedrale”.
Prima di iniziare la celebrazione, Mons. Cota ha letto un indirizzo di saluto del Vescovo Lucio Renna, il quale pur rallegrandosi per il lieto evento si diceva impossibilitato a partecipare alla solenne celebrazione poiché impegnato a San Severo per le catechesi quaresimali.
Poi il Vicario, procedendo nella lettura della missiva precisava che i disguidi per l’apertura della Chiesa non erano dipesi dal Vescovo, ma dai tecnici incaricati che si rifiutavano di collaudare l’opera da loro posta in essere senza giusta causa.
Questo è il motivo della chiusura della Chiesa, dopo l’Epifania!
Senonchè, per superare l’inspiegabile ostinazione dei Tecnici, Mons. Renna, nominava l’ing. Ciro Garofalo per portare a termine l’ultima fase.
Al termine della Celebrazione Eucaristica, prendeva la parola proprio l’Ing. Garofalo, il quale affermava che dopo aver ricevuto l’incarico, ispezionava la cattedrale di Lesina constatando:
- la mancanza della balaustra sulla cantoria e dello scivolo per far salire i disabili sulla sacrestia;
-che il vano scala per accedere alla cantoria (cappellone dell’Annunziata) era debitamente chiuso con un pannello che impediva l’accesso alla cantoria stessa;
- gli impianti elettrici e idraulici erano stati fatti a regola d’arte;
- che l’intera opera muraria era stata fatta a regola d’arte;
- che c’erano tutti gli elementi necessari per chiedere il certificato di agibilità provvisoria.
La mattina del 24 marzo, la richiesta di agibilità provvisoria veniva inoltrata al Comune di Lesina, il quale, nella persona del Sindaco Tucci e dell’Ing. Bramante, rilasciavano tempestivamente il certificato di agibilità provvisoria (il certificato di agibilità definitiva verrà rilasciato appena verrà posta in essere la balaustra sulla cantoria e lo scivolo per i portatori di handicap).
L’ing. Garofalo concludeva il suo intervento dicendo che il Vescovo stava ottenendo anche la certificazione rilasciata dai VVFF.
Orbene, la prima considerazione da fare e che da fedele, alle porte della Settimana Santa, sono felicissimo per l’apertura definitiva della Chiesa Madre.
La seconda e che mi astengo dal formulare qualsiasi tipo di giudizio:
1) in quanto sono abituato a parlare “con le carte in mano” e non “per sentito dire”;
2) ho la sensazione che questa storia, la travagliata storia della “Ristrutturazione della Chiesa SS. Annunziata” di Lesina, non interesserà solo la sfera della Giustizia Celeste
…jura novit curia

giovedì 25 marzo 2010

Finalmente a Casa!

di Leonardo Mandunzio

Bene, oggi 25 marzo 2010, nell'occasione solenne dell'Annunciazione del Signore, la nostra amata Chiesa Madre riaprirà i battenti, dopo un odissea durata più di 4 anni!

Questa volta la riapertura sarà definitiva e ufficializzata nella Santa Messa vespertina delle ore 18.00, officiata dal segretario del Vescovo don Mario Cota.

venerdì 19 marzo 2010

SAPPIANO CHE NON CI RIUSCIRANNO!


Ringrazio gli amici della La Buhardilla de Jerónimo per aver scritto l'articolo che qui trovate tradotto in italiano e Francesco Colafemmina, per averlo riportato sul suo blog, offrendo a Noi cattolicieliberalilesina l'opportunità di diffonderlo.
In questi tempi è difficile non essere in pensiero per la nostra Chiesa... ecco perché è opportuno significare a tutti i "guastatori" della Chiesa che non potranno mai riuscire nei loro ultimi intenti...

Qui l'articolo nell'originale testo spagnolo
Teologi che attraverso l'uso di un linguaggio semplice confondono la gente semplice, con tutti i tipi di errori dottrinali.
Scrittori che supportati dai titoli accademici si presentano come maestri, mentre con i loro insegnamenti tendono a distruggere la fede dei credenti in nome di una fede "più matura e coi piedi per terra".
Sacerdoti e vescovi che scrivono libri con contenuti contrari al Magistero della Chiesa.
Maestri di spiritualità viziati da psicologi, orientalismo e new age.
Gruppi che si autodefiniscono "cattolici pro-choice".
Religiosi e religiose che si sollevano contro l'autorità e l'insegnamento papale.
Vescovi che ostacolano gli sforzi del Papa, quelli che dicono no, quando il Santo Padre dice sì, e dicono sì, quando il Papa dice no.
Sacerdoti che predicano dottrine strane negando la dignità e il ruolo del proprio ministero, ormai trasformati in meri difensori dei diritti umani.
Liturgisti che promuovono la creatività cercando di svuotare la liturgia della Messa del suo vero significato.
Desacralizzatori cronici che cercano di eliminare dalla Chiesa ogni segno del soprannaturale.
Sedicenti cattolici che accusano la Chiesa di essere troppo esigente e poco acconcia ai "tempi moderni".
Educatori "cattolici" che lavorano nelle nostre scuole e nelle università, facendo lezioni che sono compiaciutamente agli antipodi del modo di pensare e di sentire della Chiesa.
Ciarlatani infatuati di tutti gli stati di vita che popolano gli sciocchi mezzi radiotelevisivi che sentenziano su tutto ciò che riguarda la vita della Chiesa e i suoi insegnamenti morali.
"Opinionisti" persi che non fanno altro che assumere quello che definiscono un atteggiamento "critico"nei confronti di una Chiesa più in linea con le loro idee distorte o le loro intenzioni velenose.
Ecumenisti a tutti i costi, in grado di negoziare fino all'impensabile nel perseguimento di una presunta unità.
Editori e librai "cattolici", che pubblicano e diffondono qualsiasi bassezza che possa avere un impatto, per screditare il Papa, ferire la Chiesa, e incrementare le vendite.

Tutti, tutti coloro che si conformano a questa sorta di quinta colonna della Chiesa, devono sapere che non li temiamo, e che noi cattolici, noi poveri peccatori che su questa terra seguiamo Gesù Cristo, guidati dal suo vicario fino al Suo ritorno, ci opponiamo con la preghiera e la nostra azione alla loro malizia. Avanzano contro i più piccoli della Chiesa, brandendo ogni sorta di armi sofisticate, utilizzando trucchi dannosi, mentre noi andiamo in loro difesa, nel nome di Colui che è Padre di misericordia e Signore degli eserciti. Devono sapere che non riusciranno, che si sono arruolati nei ranghi del grande perdente, che è già stato sconfitto. Resta solo da chiedergli, per il bene della loro anima e la gloria di Dio, di cessare di fare del male alla Chiesa di Cristo, e di porsi dietro al Successore di Pietro perché, facendosi carico ciascuno della propria croce, assieme a noi seguano l'Agnello ovunque Egli andrà!

martedì 16 marzo 2010

Vertenza Crocifisso: Malta appoggia l'Italia!


di Leonardo Mandunzio


Il fronte della "Sana laicità" si allarga.....

L'Italia sarà affiancata da Malta nel ricorso alla Corte europea dei diritti umani contro il "no" al crocifisso nelle scuole. Il primo ministro maltese, Lawrence Gonzi, ha detto che La Valletta ha già chiesto di poter intervenire durante le udienze. "Insistiamo - ha spiegato - sul principio che nessuno Stato, che ha mantenuto certi valori e tradizioni per secoli, può essere obbligato a cambiarli per l'obiezione di un individuo".
Il primo ministro ha spiegato che la maggioranza dei cittadini maltesi e italiani non vogliono che vengano rimossi i crocefissi dai luoghi pubblici. La posizione del premier ha trovato anche il sostegno del capo dell'opposizione laburista Joseph Muscat.

domenica 14 marzo 2010

NOI STIAMO CON IL PAPA...gli altri non so....


di Leonardo Mandunzio

E' evidente ormai a tutti l'assedio a cui è sottoposto il Santo Padre e la Chiesa.
Da settimane si cerca maldestramente di coinvolgere prima Georg Ratzinger ed ora Benedetto XVI nei discorsi legati a casi di pedofilia avvenuti trent'anni addietro in Germania.
Ovviamente, nulla è stato trovato a carico dei fratelli Ratzinger, e questo si sapeva prima di iniziare l'inchiesta.
Allora, perchè mettere in moto la macchina mediatica solo per buttare tonnellate di fango sul Pontefice?
Semplice da anni i "cattocomunisti", frangia di laici e preti stanno conducendo una battaglia silenziosa e tremenda volta a distruggere (relativizzare la Verità della Fede) la Tradizione della Chiesa che si perpetua dall'apostolo Pietro fino a papa Benedetto XVI .
Così non passa giorno che si metta in discussione il celibato dei preti ed il sacerdozio maschile, come se fare il Ministro di Dio fosse un mestiere!
A chi si è fatto prete non avendo il dono del celibato dico con tutta fermezza di "spogliarsi, trovarsi un lavoro e mettere su famiglia" senza prendere in giro migliaia di fedeli e i soldi dell'otto per mille !!!!!
Sarebbe troppo comodo fare la doppia vita...sicuramente le vocazioni quadruplicherebbero
In realtà, se ai chierici fosse concessa l'opzione di sposarsi, la Chiesa perderebbe quel carattere di sacralità ed essa diventerebbe una semplice organizzazione umanitaria impegnata nel sociale!!!
Questo è sempre stato l'intento dei Massoni (da Cavour ai giorni nostri...) mettere a tacere le coscienze buttando fuori Dio dalla società...
...massoni (liberali atei) che rinvigoriti dalla complicità dei cattocomunisti (prelati e fedeli che approvano il divorzio, l'aborto, l'eutanasia, le coppie di fatto, le unioni gay) stanno sferrando alla Chiesa un attacco senza precedenti!

L'ulteriore prova che quello che vi dico corrisponde al vero è rappresentato dal fatto che i movimenti cattolici che fanno capo alla Chiesa cattolica anzichè difendere il Santo Padre, si occupano di tutt'altro!

...invece sarebbe l'ora di stringerci tutti intorno a Benedetto XVI e a Santa Romana Chiesa.

portae inferi non prevalebunt adversus eam

martedì 9 marzo 2010

Storia, maestra di vita!




di Leonardo Mandunzio

Le ultime elezioni tenutesi in Olanda (rinnovo Parlamento di Strasburgo che si sono svolte il 4 marzo) hanno segnato un risultato clamoroso quanto pericoloso. Il vincitore è l'euroscettico e xenofobo Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders che ottiene il 17% dei voti (quasi il triplo delle politiche 2006) e diventa il secondo partito del Paese. Così l'Olanda del dopo voto scopre di essere un Paese con due facce.
La tradizionale tolleranza olandese si è incrinata. E proprio a Rotterdam, già ribattezzata "Eurabia" per l'alta densità di stranieri e governata da un sindaco di origine marocchina, il Pvv ha ottenuto il suo massimo risultato diventando il primo partito. E' stato qui che Wilders ha concentrato la sua campagna elettorale, candidandosi anche a sindaco per le comunali dell'anno prossimo.
Cos’è successo alla tollerante nazione olandese?
Terra di coffee shop (in questi locali particolari si vendono liberamente droghe leggere come l'hascisc e la marijuana), bordelli ad ogni angolo di strada, e di immigrazione selvaggia
E’ successo quello che accade sempre quando cadono le regole su cui si regge una comunità: c’è prima un periodo di euforia collettiva per il libertinismo raggiunto, poi l’ubriacatura dell’anarchia ed infine quando la sbornia è passata si ha paura e ancora storditi si ricorre all’Uomo Forte per il ripristino delle regole.
Ora l’Olanda ha paura!
La situazione olandese è paradigmatica del cattivo uso che si è fatto della LIBERTA’ faticosamente raggiunta con la fine del II conflitto mondiale.
LIBERTA’ che nell’ubriacatura della “rivoluzione del ‘68” è stata scambiata per DEPRAVAZIONE (sesso, droga e rock & roll: per riprendere uno slogan di quei tempi) e nell’anarchia di questi ultimi anni può essere riassunta nella massima OGNUNO E’ LIBERO DI FARE CIO' CHE VUOLE (frase anarchica per eccellenza)
Ma la Storia insegna che:
1) senza regole (civili, morali, penali) gli uomini non possono convivere (ubi societas, ibi jus);
2) il disordine porta inevitabilmente a mettere l’Uomo l’uno contro l’altro (homo homini lupus);
3) il caos porta l’avvento della dittatura (caduta dell’Impero Romano d’Occidente, repubblica di Weimar, Italia giolittiana…);

Noi attualmente in Italia siamo al termine della fase n. 2!
Come diceva il mio professore di Storia del Diritto Italiano, di origine napoletana rivolgendosi a noi futuri giuristi: “uagliò la Storia è maestra di vita, basta rileggerla di tanto in tanto per capire dove stiamo andando”…LEGGERE?!?!? professò ma che stiamo scherzando, stasera c’è la prima puntata del Grande Fratello (…questo si che è maestro di vita)