2008:CATTOLICI E LIBERALI PERCHE'?

Nel ‘900, molti liberali europei si sono trovati spesso in conflitto con la Chiesa. L’Italia e la Francia si sono costituiti proprio come Stati-nazione con una lotta (anticlericalismo) nei confronti della Chiesa cattolica. Ora, i tempi sono maturi per superare quel razionalismo chiuso e per aprire il liberalismo al messaggio Cristiano. A tal fine, non occorre che il liberale sia credente (la fede si gioca in un incontro personale con Dio), ma consapevole che sulla cultura Cristiana si è fondata l'Europa.
In passato il progressivo rinnegamento di queste radici ha consegnato il "vecchio continente" nelle mani di regimi liberticidi e sanguinari (comunismo e nazi-fascismo). Oggi il pericolo si chiama laicismo e fondamentalismo! Ecco le ragioni del nuovo progetto liberale: credenti e non credenti insieme per assicurare a Lesina, in Italia, in Europa.. un alba di libertà!

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sede legale: via G. Mazzini, 10- 71010 Lesina (FG)cattolicieliberali@alice.it

martedì 9 marzo 2010

Storia, maestra di vita!




di Leonardo Mandunzio

Le ultime elezioni tenutesi in Olanda (rinnovo Parlamento di Strasburgo che si sono svolte il 4 marzo) hanno segnato un risultato clamoroso quanto pericoloso. Il vincitore è l'euroscettico e xenofobo Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders che ottiene il 17% dei voti (quasi il triplo delle politiche 2006) e diventa il secondo partito del Paese. Così l'Olanda del dopo voto scopre di essere un Paese con due facce.
La tradizionale tolleranza olandese si è incrinata. E proprio a Rotterdam, già ribattezzata "Eurabia" per l'alta densità di stranieri e governata da un sindaco di origine marocchina, il Pvv ha ottenuto il suo massimo risultato diventando il primo partito. E' stato qui che Wilders ha concentrato la sua campagna elettorale, candidandosi anche a sindaco per le comunali dell'anno prossimo.
Cos’è successo alla tollerante nazione olandese?
Terra di coffee shop (in questi locali particolari si vendono liberamente droghe leggere come l'hascisc e la marijuana), bordelli ad ogni angolo di strada, e di immigrazione selvaggia
E’ successo quello che accade sempre quando cadono le regole su cui si regge una comunità: c’è prima un periodo di euforia collettiva per il libertinismo raggiunto, poi l’ubriacatura dell’anarchia ed infine quando la sbornia è passata si ha paura e ancora storditi si ricorre all’Uomo Forte per il ripristino delle regole.
Ora l’Olanda ha paura!
La situazione olandese è paradigmatica del cattivo uso che si è fatto della LIBERTA’ faticosamente raggiunta con la fine del II conflitto mondiale.
LIBERTA’ che nell’ubriacatura della “rivoluzione del ‘68” è stata scambiata per DEPRAVAZIONE (sesso, droga e rock & roll: per riprendere uno slogan di quei tempi) e nell’anarchia di questi ultimi anni può essere riassunta nella massima OGNUNO E’ LIBERO DI FARE CIO' CHE VUOLE (frase anarchica per eccellenza)
Ma la Storia insegna che:
1) senza regole (civili, morali, penali) gli uomini non possono convivere (ubi societas, ibi jus);
2) il disordine porta inevitabilmente a mettere l’Uomo l’uno contro l’altro (homo homini lupus);
3) il caos porta l’avvento della dittatura (caduta dell’Impero Romano d’Occidente, repubblica di Weimar, Italia giolittiana…);

Noi attualmente in Italia siamo al termine della fase n. 2!
Come diceva il mio professore di Storia del Diritto Italiano, di origine napoletana rivolgendosi a noi futuri giuristi: “uagliò la Storia è maestra di vita, basta rileggerla di tanto in tanto per capire dove stiamo andando”…LEGGERE?!?!? professò ma che stiamo scherzando, stasera c’è la prima puntata del Grande Fratello (…questo si che è maestro di vita)

lunedì 8 marzo 2010

AUGURI A TUTTE LE DONNE


Precisamente 102 anni fa a New York era in corso uno sciopero per mano di molte operaie dell'industria tessile Cotton, con l'intento di lottare per il miglioramento delle terribili condizioni lavorative in cui versavano. La protesta fu molto accanita e perdurò diversi giorni sino ad arrivare alla data dell'8 marzo, giorno in cui il datore per far fronte alla contestazione decise di sbarrare le porte della fabbrica con all'interno le donne che dissentivano, impedendo loro di uscire dall' opificio. La ribellione terminò con la morte di 129 operaie a causa di un incendio doloso le cui fiamme arsero le donne che avevano osato manifestare il prorio malcontento. Quel giorno divenne non solo il giorno in cui si commemorarono le vittime di quell' avvenimento, ma la giornata simbolo dell' emancipazione femminile, infatti successivamente fu proclamata dall' UNESCO la Giornata Internazionale della Donna e dei suoi diritti. Il simbolo della mimosa non aveva un significato preciso, ma semplicemente rappresentava il fiore più comune in quel periodo e nei nostri giorni è divenuto il simbolo della donna. Oggi, ormai, la Festa della donna ha solo un significato meramente commerciale e ben poche in questo giorno osano rimembrare quell' accaduto. In questa giornata, in cui quella circostanza ha dato vita ad un percorso di formazione della società basata con la stessa entità sull' uomo e sulla donna, vogliamo augurare a tutte le donne di essere sempre più portatrici dei valori insiti nella famiglia, quale cellula fondamentale della società cristiana, oltre che del coraggio e della forza di raggiungere una condizione migliore in tutti i settori della società, tra i quali anche quello politico che necessita della figura femminile e che ci sta consegnando ultimamente diverse donne valide al pari degli uomini. Nella speranza di vedere impegnate anche nel nostro paese le donne in politica, facciamo i nostri più sinceri Auguri a tutte le donne di Lesina.
di Antonio Giuseppe Colella

LA CASA COMUNE ORA C'E'!


di Leonardo Mandunzio



Cari Amici, oggi alle 18.00, alla presenza dei coordinatori provinciali (Mazzone e Chieffo), di quelli comunali (Matarante e Mattei), dei candidati consiglieri Tarquinio e Ruocco, e del capogruppo alla Provincia di Foggia per il PDL avv. Paolo Mongiello, si è inaugurata la nuova sede politica del PDL LESINESE.

All'evento era presente una ns delegazione composta dal sottoscritto e da Michele Murgano.

Quello di oggi è stato il primo importante passo del centro-destra nostrano che ci vedrà impegnati fino al 28 marzo in primis a mandare a casa Vendola.

Ma l'obiettivo a lungo termine resta quello di AGGREGARE IN QUESTA CASA COMUNE tutti i cittadini lesinesi che si riconoscono a livello nazionale nel POPOLO DELLE LIBERTA', senza più divisioni in liste, correnti e partitini civici.

Per questo Noi ci impegneremo, come del resto lo stiamo già facendo....

martedì 2 marzo 2010

Verso una sana laicità ...



di Leonardo Mandunzio

...Primo passo compiuto dall'organismo giudiziario della UE nella direzione del rispetto dell'identità religiosa-culturale di uno Stato membro.
Infatti, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto oggi il ricorso presentato dal Governo italiano avverso la sentenza del 3 novembre 2009 emanata dai togati di Strasburgo: Caso - Lautsi v. Italy (application no. 30814/06) che imponeva di togliere la croce dalle aule, riaprendo di fatto l'importante questione della "laicità", tema che segnerà sempre di più il rapporto tra cittadini e Stato e tra Nazione e organismi sovranazionali!.
Il ricorso sara discusso innanzi alla Grande Camera fra due mesi, la quale al termine della discussione si pronuncerà in merito.

lunedì 1 marzo 2010

Elezioni Regionali 2010: inizia il conto alla rovescia!


di Leonardo Mandunzio


Con la presentazione delle liste da parte dei funzionari di partito avvenuta entro sabato scorso (ore 12.00) è iniziato ufficialmente il countdown elettorale nella nostra regione che vedrà opposti 4 candidati presidenti:
Nichi Vendola * presidente uscente e candidato del centro-sinistra (pd-idv-verdi-sel-la puglia x vendola-lista pannella bonino);
Rocco Palese *candidato del centro-destra (pdl-puglia prima di tutto-i pugliesi-udeur-adc,pli,dc-caccia e ambiente)
Adriana Poli Bortone * candidata centrista (udc-io sud-mpa)
Michele Rizzi *candidato di alternativa comunista.
I cittadini della Puglia si recheranno alle urne domenica 28 (dalle 08.00 alle 22.00) e lunedì 29 marzo (dalle 07.00 alle 15.00) per eleggere il presidente della giunta regionale e 70 consiglieri. Il presidente della regione è eletto direttamente con il sistema maggioritario: vince chi ha più voti e non ci sono ballottaggi.
Il Consiglio regionale è eletto con un sistema proporzionale, cui si aggiunge una quota di seggi come “premio di maggioranza”.
I seggi in Consiglio sono 70: uno va al presidente, uno al candidato sconfitto con più voti, 13 sono attribuiti come premio di maggioranza (da dividersi in proporzione ai voti ricevuti tra le liste collegate al vincitore), 55 sono direttamente in palio.
Ecco tutte le liste in appoggio ai quattro candidati presidente:
http://www.elezioniregionali2010puglia.blogspot.com/2010/02/foggia-liste-di-appoggio-per-candidati.html

mercoledì 24 febbraio 2010

La nostra lode al Sindaco di Serracapriola (FG)

Appena abbiamo letto sulla Gazzetta di Capitanata questo articolo, non ci siamo sentiti più soli... (vedi a tal proposito il ns post "Europa: SI ad Halloween, NO ai Crocifissi" dell'08-11-2009).
Rappresenta un immenso piacere per noi sapere che ci sono in Capitanata persone di una tale coerenza con l'ideologia di partito, quale il Popolo delle Libertà che è portatore di valori cristiani in politica, e di un tale coraggio da contestare con fatti concreti la decisione della Corte Europea di togliere i crocefissi dalle aule scolastiche, come quello dimostrato dal Sindaco del Comune di Serracapriola (FG).
A Marco Camporeale e alla sua giunta municipale va il nostro più grande affetto e ammirazione per quanto deliberato "in sostegno ad ogni iniziativa volta a difendere il crocifisso quale segno vitale della cultura e dell'idendità nazionale". Nella speranza che anche il nostro Sindaco possa intraprendere un percorso tangibile di tutela dei principi cristiani tramite il sostegno dell'intera amministrazione comunale alla tradizione cristiana che sta alla base della nostra vita comunitaria e tramite il divieto di togliere dalle scuole i simboli e le icone fondamentali per le nostre famiglie e i nostri figli.

martedì 23 febbraio 2010

Una presenza sempre viva!


15 ottobre 1922 - 22 febbraio 2005
Don Giussani


A cinque anni dalla sua morte, ieri 22 febbraio 2010, è stato il giorno in cui tutto il mondo cristiano si è unito nel ricordo di don Luigi Giussani, fondatore del Movimento Comunione e Liberazione. Nelle parole di Papa Benedetto XVI, come si legge nella "Deus caritas est", Don Gius è sempre presente in mezzo a noi tramite il suo insegnamento.
"All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona".
In questa asserzione dell'enciclica papale, è racchiuso il pensiero di Giussani dal quale è scaturita la sua proposta del Cristianesimo come di un avvenimento che entra in linea con la struttura più profonda dell'essere umano, che è il cuore. Prima della sua scomparsa, don Giussani chiama don Julian Carron a condividere con lui la responsabilità di guida dell'intero movimento. In seguito alla sua nascita al cielo, don Carron diviene Presidente e suo successore. Oggi ce lo ricorda così:
"Sempre più andiamo avanti e sempre più sentiamo la paternità di don Giussani, sempre più vediamo che effetto ha sulla nostra vita e questo ci suscita la gratitudine nei suoi confronti. Per questo ci teniamo a celebrare questo anniversario con una Messa, proprio per ringraziarlo per tutto quanto continua a darci."
Noi Cattolici e Liberali Lesina ci uniamo nel ricordo di chi ci ha insegnato a vivere il Cristianesimo non come una regola, ma come una testimonianza in una Persona! E questo nessuna situazione culturale e sociale può cambiarlo, per questo motivo la nostra saldezza di fronte alle grandi suggestioni del relativismo culturale diventa la missione principale come cattolici e come uomini al centro della polis.
di Antonio Giuseppe Colella