
Far giungere nella propria nazione centinaia, anzi migliaia di immigrati mussulmani che un giorno
Se la gente, magari piuttosto perbenista ed ipocrita, è alla ricerca di manodopera a basso costo, di pizzaioli, muratori, carpentieri, operai, ai quali poter dare senza remore una paga dimezzata rispetto al normale; se i nostri figli hanno bisogno di recuperare qualche grammo di droga o marjuana sperperando i soldi guadagnati dalla propria famiglia "perbene" e facendo proliferare un certo tipo di malavita extracomunitaria. Se qualche onlus o ong per raggranellare qualche contributo statale o europeo ha bisogno di far ricongiungere i poveri operai emigrati mussulmani con le loro famiglie; se accade tutto ciò in Italia come in Svizzera di chi è la colpa? Dei mussulmani che vogliono pregare Allah o degli pseudo-cristiani che ogni giorno cantano inni a Mammona?
Non si tratta di piangerci addosso o di accusare solo noi stessi. Il vero problema è che se c'è un'avanzata dell'islam in Europa la responsabilità non è certo delle masse islamiche, bensì delle autorità europee e dell'ipocrisia onnipervasiva della nostra società (unita a quella di sceicchi e tiranni mediorientali).
Con ciò non credo nemmeno io che sia opportuno e necessario far proliferare le moschee in Italia o consentire l'erezione di alti minareti nel nostro territorio, almeno in nome del principio di reciprocità. Tanto più che noi dobbiamo fare i conti già con tantissime chiese che andrebbero letteralmente demolite, prima di pensare a vietare i minareti delle moschee. Anzi, ci sono chiese che hanno campanili difficilmente distinguibili da minareti... Che dite allora, cominciamo - ironicamente - ad organizzare un referendum per abbatterli?